La psicologia del traffico

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La Psicologia del Traffico è un ambito d’ intervento professionale e di ricerca della psicologia consolidato a livello internazionale, come lo sono le ben più note psicologia clinica e psicologia del lavoro, ma ancora oggi poco diffuso in Italia.

L’ obiettivo della psicologia del traffico è quello di studiare, comprendere e conoscerecomportamenti di tutti gli utenti della strada, i processi psicologici da cui dipendono tali comportamenti, con particolare attenzione ai fattori che sono all’origine degli incidenti stradali. I comportamenti degli utenti della strada sono studiati all’interno del sistema traffico, che comprende, gli esseri umani, i veicoli e l’ambiente (infrastrutture, traffico e condizioni ambientali); si occupa quindi anche di studiare il funzionamento psicologico e i comportamenti degli utenti della strada nell’interazione con il veicolo e con le infrastrutture. Le conoscenze sviluppate in quest’ambito vengono utilizzate con il fine di ridurre gli incidenti stradali, migliorare la  sicurezza nel traffico e la qualità della mobilità, promuovendo il cambiamento dei comportamenti degli utenti della strada verso condotte più sicure alla guida e nel traffico e verso scelte di mobilità sostenibile.

Gli ambiti di applicazione della psicologia del traffico sono molteplici, di seguito i principali:

  • Ricerca sulle cause degli incidenti legate al fattore umano;
  • Prevenzione dell’incidentalità stradale (progettazione e realizzazione interventi di promozione della sicurezza stradale in diversi ambiti: scolastico, aziendale, di comunità – valutazione di efficacia di interventi e misure istituzionali adottate) ed educazione stradale;
  • Attività diagnostica in tutti i settori del trasporto (valutazioni di idoneità trasporto su ruote, aereo e ferroviario) in particolare valutazione d’idoneità alla guida;
  • Driver improvement (percorsi riabilitativi e d’intervento su guidatori che hanno commessi infrazioni gravi al codice della strada, in particolare recidivi);
  • Formazione dei driver ( durante il conseguimento della patente, formazione driver professionisti);
  • Formazione formatori (insegnanti e istruttori di AUTOSCUOLE, polizia, insegnanti, ecc.) ed esperti del traffico di altre discipline;
  • Perizie e consulenze (es. dopo incidenti, in ambito giudiziale, ricostruzione dell’incidente, ecc.);
  • Riabilitazione e terapia (per vittime di incidenti stradali e assistenza ai familiari delle vittime);
  • Gestione dell’emergenza (assistenza e supporto soccorritori e vittime);
  • Ergonomia e consulenza: progettazione/ottimizzazione e valutazione del rapporto  utente-veicoli (compresi dispositivi in dotazione) e utente-infrastrutture;
  • Campagne di  prevenzione;
  • Consulenza per politici e tecnici del traffico e nello sviluppo di leggi e misure di enforcement (sanzioni e controlli);
  • Mobility menaging;
  • Promozione di forme sostenibili di mobilità.

Leggi documento del CNOP: psicologia del traffico

 

Per approfondimenti:

Dorfer M. (2004),  Psicologia del traffico – Analisi e trattamento del comportamento alla guida, McGraw-Hill, Milano.

Sardi P. e Lisa L. (2005), Lo psicologo del traffico in Italia e in Europa, Carocci, Roma.

Ciceri M.R., Biassoni F. e Ruscio D. (2013) (a cura di), In-Sicurezza stradale. Psicologia del traffico e sinergie interdisciplinari. Atti del convegno  (Milano, 11 giugno 2011), Aracne Editrice, Roma. 

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