Altre proposte formative per le autoscuole

Spread the love

 

Lo psicologo del traffico può fornire in autoscuola diversi contributi, seppur in assenza di specifiche normative di riferimento. In base a richieste e iniziative di singole autoscuole  (o consorzi) è possibile prevedere l’intervento formativo dello psicologo nei corsi rivolti a coloro che devono conseguire il permesso di guida, per tutti i diversi tipi di patente, per i corsi di conseguimento/rinnovo della CQC, sia nei corsi per il recupero dei punti patente. Tale intervento prevede di migliorare la percezione dei rischi relativi a particolari condotte alla guida e la conoscenza dei processi psicologici utilizzati nella guida, al fine di favorire la messa in atto di comportamenti sicuri.

Alcuni esempi:

Corsi CQC

All’interno dei corsi CQC è possibile proporre una riflessione sui comportamenti di guida e sui processi psicologici sottostanti, rivolgendosi in modo specifico a un utenza con ampia esperienza di guida. Anche in guidatori esperti è possibile accrescere la consapevolezza di aspetti concreti del funzionamento psicologico alla guida che risultano fondamentali per la sicurezza. Alcuni comportamenti automatici frutto dell’esperienza di guida, infatti, possono a volte nascondere alcuni errori o implicare dei rischi di cui i guidatori possono non essere pienamente consapevoli.

Contenuti e metodo

Il nostro percorso formativo prevede un lavoro di riflessione e accrescimento della consapevolezza rispetto: al funzionamento della percezione e dell’attenzione alla guida, all’identificazione dei pericoli (hazard) e all’esplorazione corretta dell’ambiente strada, alla percezione del rischio, alle condizioni, come la stanchezza e l’affaticamento o l’utilizzo di sostanze psicotrope (alcol e farmaci), che possono limitare l’efficienza della capacità impiegate nella guida.

La metodologia utilizzata prevede il coinvolgimento diretto dei partecipanti attraverso esperienze concrete sul funzionamento dei processi psicologici impiegati nella guida, anche attraverso l’utilizzo di strumenti multimediali appositamente ideati per la formazione dei guidatori.

Esperienze di efficacia

L’intervento dello psicologo del traffico all’interno di corsi CQC e la sua efficacia sono sostenuti e documentati da una sperimentazione condotta dall’Unità di Ricerca in Psicologia del traffico dell’Università Cattolica di Milano, in accordo con la Motorizzazione Civile, presentata nell’ambito del convegno “Move the Future”, 16-17 giugno, Milano. In base a tale sperimentazione che ha previsto un intervento di 4 ore dello psicologo del traffico sull’utilizzo della percezione e dell’attenzione alla guida, è emerso come la formazione abbia permesso di potenziare la consapevolezza dei guidatori esperti rispetto all’uso della propria attenzione durante la guida e alla percezione del rischio, promuovendo un uso corretto dell’attenzione nell’identificazione dei potenziali pericoli nel traffico.

Conseguimento della patente B

La Motorizzazione Civile ha recentemente riconosciuto l’importanza della conoscenza da parte dei guidatori di alcuni aspetti del funzionamento psicologico alla guida, inserendo nei quiz per il conseguimento della patente B diverse domande su questo tema.

L’intervento formativo dello psicologo del traffico, a partire dagli stimoli forniti dalle domande previste nei quiz, può consentire ai futuri giovani guidatori che si apprestano a conseguire la patente di acquisire un’importante consapevolezza di come le proprie capacità psicofisiche e cognitive entrano in gioco nella guida e di come influenzano la sicurezza.

L’intervento che proponiamo prevede l’utilizzo di metodologie interattive che permettano ai futuri guidatori di comprendere: il funzionamento della sensazione (in particolare della visione), della percezione e dell’attenzione alla guida e come utilizzare al meglio tali processi fin dalle prime esperienze pratiche alla guida, con l’obiettivo di limitare l’acquisizione di automatismi scorretti. L’intervento considera inoltre come le condizioni, quali stanchezza, affaticamento e l’utilizzo di sostanze psicotrope possono limitare l’efficienza della capacità impiegate nella guida accrescendo i rischi d’incidente.